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La Melagrana

La Melagrana è il frutto del melograno, nome scientifico Punica granatum, piccolo albero o arbusto della famiglia delle Punicaceae, il cui frutto è una bacca particolare, chiamata balaustio. La parte esterna del tessuto di rivestimento del seme (sarcotesta) è carnosa e traslucida, di colore rosso rubino e nelle varietà a frutto commestibile ha un gradevole sapore dolce e profumato.

Il sarcotesta del seme, carnoso, è utilizzato per produrre il vero sciroppo di granatina.

Il melagrana è conosciuto sia come un frutto molto buono sia come apporto di molti benefici per una buona salute generale.

Una melagrana è composta per l’80% da acqua, poi troviamo zuccheri, fibre, in minima parte proteine e grassi; 100 gr. di frutto apportano circa 60 kcal.

Questo frutto è ricco di vitamine A e C, di sali minerali, in quantità considerevole come il potassio e il fosforo e il magnesio.

Il melagrana contiene anche magnesio, ferro, zinco, manganese e rame e, molto importanti, i polifenoli, sostanze che ostacolano lo stress ossidativo.

Il melagrana, proprio per le preziose sostanze che contiene, merita di essere inserita nella nostra dieta, secondo diversi studi, infatti, previene diverse patologie come:

  • patologie a carico dell’apparato cardio-vascolare
  • patologie tumorali
  • patologie neurodegenerative come l’Alzheimer

Anche il nostro microbiota intestinale trae beneficio dal consumo del melagrana, perché è un’ottima fonte di fibre solubili e insolubili, inoltre riduce la colesterolemia.

Il melagrana è anche utilizzato come astringente intestinale in caso di diarrea per la presenza di acido ellagico.

Grazie alla presenza di fitoestrogeni contenuti nei frutti ben maturi, la melagrana è anche consigliata per combattere i sintomi della menopausa, come:

  • vampate di calore
  • sbalzi di umore
  • nervosismo
  • calo di libido

Cenni storici:

la corteccia del melograno è stata usata per molti secoli come antielmintico, cioè come farmaco in grado di uccidere vermi parassiti intestinali, o di provocarne l’espulsione. Era particolarmente efficace nei confronti delle Tenie.

La corteccia del melograno contiene degli alcaloidi (sostanze di derivazione vegetale, animale o sintetica che a dosi elevate sono tossiche per l’organismo animale): pelletierina, isopellitierina, e analoghi metilati.

Attualmente l’uso di queste sostanze è stato definitivamente abbandonato a causa degli effetti nocivi dovuti al suo assorbimento a livello intestinale.

 

 

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